Esco dall’albergo e l’odore della città mi travolge. Sono passati due anni dalla mia stagione londinese, mi lascio trascinare dalle strade, mi impressiono nel ricordarne la mappa, gli scorci, mi sento sicura. Credo che una parte della mia anima sia rimasta aggrappata a qualche palo della tube e non mi abbia seguita sulla via del ritorno. I ricordi si sovrappongono e fondono. Sono stati due anni travolgenti questi. Penso a chi qui è stato con me e oggi non c’è. Penso a tutti quelli che ho conosciuto in questi due anni, a quello che abbiamo costruito, l’intensità. E mi sembra che, infondo, in quei giorni passati loro in qualche modo ci fossero. E’ strano. Come se tutti quelli che ho conosciuto lungo il mio cammino siano sempre vissuti in me, in potenza. Fa quasi paura, a pensarci.
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